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Nuovo ISEE 2023

Nuovo ISEE 2023 - CAF-PATRONATO-Torino

ecco come funziona e cosa cambia con la riforma

 

l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è uno strumento di valutazione della situazione economica che tiene conto oltre che del reddito anche dei patrimoni mobiliari ed immobiliari, di eventuali mutui e affitti, il tutto rapportato ai componenti del nucleo familiare ISEE. La misurazione dell'ISEE serve a consentire, a chiunque ne abbia bisogno, di ricevere una prestazione assistenziale pagando una quota, calcolata in base al proprio reddito. Troppo spesso però ci troviamo di fronte a «la non congruenza tra bassi redditi ed elevati patrimoni, che non di rado riflette fenomeni di evasione» 

Il governo ha approvato il decreto di riforma dell'indicatore della situazione economica. "Consentirà l’accesso ai servizi alle persone che effettivamente hanno bisogno"  ma anche a scoprire i tanti 'finti poveri'.

 

Ecco le 10 e prestazioni nazionali piu diffuse erogate sulla base dell' ISEE:

 

1-  Assegno Unico – Gli assegni per nuclei familiari con almeno tre figli minori e l'assegno di maternità per le madri prive di garanzia assicurativa.

2- Bonus  Elettricità, Gas, Riscaldamento ed idricoo – Il cosiddetto “bonus elettrico”  (la tariffa sociale per il servizio di distribuzione e vendita dell'energia elettrica) e quello per il canone telefonico, scattano solo in presenza di un Isee inferiore a 15.000,00 euro

3- Borse di studio e libri di testo gratuiti – Le famiglie più bisognose potranno accedere ai servizi di welfare, come ad esempio gli aiuti all'istruzione: borse di studio, sostegno agli studenti universitari ma anche fornitura gratuita o semi-gratuita dei libri di testo, sono tutte prestazioni che oggi richiedono i requisiti Isee.

4 – Asili nido e servizi all'infanzia – L'impiego più diffuso dell'Isee avviene, però, soprattutto a livello locale. Le tariffe di asili nido e servizi all'infanzia sono, infatti, parametrate ai livelli Isee del nucleo familiare di riferimento del richiedente.

5- Mense scolastiche – L'esenzione dal pagamento dei ticket mensa è un altro dei servizi ai quali si può accedere. E' anche una delle agevolazioni che negli ultimi anni ha visto scattare i controlli della Guardia di finanza per i casi di ‘finti poveri' che presentavano false dichiarazioni Isee ai Comuni delle proprie provincie e Asl per ottenere prestazioni sociali agevolate.

6- Scuola Bus-  Sono diverse le amministrazione comunali che compartecipano alla spesa degli utenti per il servizio di trasporto scolastico per la scuola dell'obbligo sulla base di tariffe suddivise in base al reddito Isee.

7 – Agevolazioni per tram, metro e autobus – L'Isee spesso è richiesto, anche se non c'è un espresso obbligo a riguardo, da chi gestisce i servizi di trasporto a livello locale per praticare agevolazioni tariffarie, soprattutto per quanto riguarda gli abbonamenti mensili, trimestrali o annuali a tram, autobus e metro.

8 – Ticket sanitari – Il ticket sanitario aggiuntivo, sia sui farmaci che sulle visite specialistiche è modulato all’indicatore della situazione economica equivalente), in particolare per le prestazioni specialistiche

9 – Sconti su tributi locali – I Comuni possono esentare i contribuenti per alcuni tributi locali. Il Sole 24 ore ricorda che uno dei casi più recenti sono i regolamenti Tares, in cui già alcune amministrazioni avevano parametrato gli importi (più pesanti complessivamente rispetto alla ‘vecchia' Tarsu) da pagare per la tassa rifiuti alla situazione economica della famiglia. Poi l'articolo 5 Dl 102/2013, in seguito alla conversione parlamentare, ha espressamente previsto che i Comuni possano prevedere esenzioni e agevolazioni “che tengano conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l'applicazionedell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee)”.

10 – Reddito o pensione di cittadinanza – 

FONTE:http://www.fanpage.it


I DOCUMENTI NECESSARI PER LA COMPILAZIONE SONO:
 
  • FOTOCOPIA DOCUMENTO IDENTITA' E COD. FISCALE DEL RICHIEDENTE
  • DATI ANAGRAFICI E CODICE FISCALE DI TUTTI I COMPONENTI IL NUCLEO FAMILIARE
  • NUMERO ASL DI APPARTENENZA
  • SITUAZIONE ABITATIVA (PROPRIETA'-LOCAZIONE-ALTRO)
  • SE IN LOCAZIONE: COPIA CONTRATTO DI LOCAZIONE CONTENENTE GLI ESTREMI DI REGISTRAZIONE.
  • DICHIARAZIONE DEI REDDITI 730 - CUD ECC. DI TUTTI I COMPONENTI IL NUCLEO OCCUPATI.
  • DATI CATASTALI IMMOBILI E O TERRENI DI PROPRIETA'
  • CAPITALE RESIDUO MUTUO PRIMA CASA AL 31/12/2021
  • SALDO C.C. ED ELENCO TITOLI/BENI MOBILI POSSEDUTI AL 31/12/2021
  • CERTIFICATO DI INVALIDITA SUPERIORE AL 67% SE IN POSSESSO

MODELLO RED

MODELLO RED - CAF-PATRONATO-Torino
Il modello reddituale è una dichiarazione che permette all'INPS e agli altri enti previdenziali INPDAP E IPOST di verificare se i pensionati, titolari di prestazioni legate al reddito, percepiscono altri redditi oltre alla loro pensione.
Gli enti pensionistici inviano a tutti i soggetti titolari di prestazioni legate al reddito, la lettera "Richiesta RED"  con la quale viene richiesto di comunicare i dati reddituali.

modello 730-2023

modello 730-2023 - CAF-PATRONATO-Torino

anche questanno ormai si avvicina il momento di presentare il modello 730-2023, ricordatevi che tale adempimento è obbligatorio per tutti coloro che nel corso del 2022 hanno percepito piu di un reddito (redditi di qualsiasi natura, lavoro dipendente, lavoro occazionale, disoccupazione, cassa integrazone, lavoro+pensione, lavoro/pensione + redditi da locazioni, Ass. di mantenimento dall'ex coniuge, ecc.)) Pertanto, invitiamo tutti coloro che si trovano neklle suddette condizioni di prenotare al più presto un appuntamento per fare il modello 730 al fine di evitare ritardi e/o spiacevoli sanzioni.

Per tutti gli altri invece, consigliamo di conlurtare il VS consulente di fiducia (se vi fa piacere anche noi ovviamente)  in quanto la mancata presentazione del modello 730 potrebbe comportare una cospiqua perdita economica, in quanto probabilmente potreste avere diritto un rimborso fiscale anche di parecchie centinaia di euro, per cui per cui prima di rinunciare consigliamo di informarsi.

Ad esempio molti inquilini non sanno che presentando il modello 730 possono avere diritto ad un rimborso irpef che va da un minimo di 150,00 euro ad un massimo di 992 euro... non immaginate in quanti persdono queste somme.

 

LE LOCAZIONI

LE LOCAZIONI - CAF-PATRONATO-Torino
I contratti di locazione di immobili devono essere obbligatoriamente registrati. La registrazione puo' essere effettuata dal LOCATORE (proprietario) o dal CONDUTTORE (inquilino). L'unico caso in cui non sussiste l'obbligo di registrazione e' relativo ai contratti che non superano i 30 giorni complessivi nell'anno. 
La registrazione deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza (se anteriore)

Il contratto di locazione puo' essere registrato:
PRESSO UFFICIO con modalita' cartacea O IN VIA TELEMATICA
e' necessario recarsi presso un ufficio dell'Agenzia delle Entrate, con:
  • 2 copie del contratto cartaceo;
  • il modello F24 ELIDE pagato per l'imposta di registro;
  • le marche da bollo pari a € 16,00 per ogni 4 facciate scritte, e comunque ogni 100 righe;
  • il modello RLI.
  • obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili;
  • facoltativa per tutti gli altri contribuenti;
  • Il pagamento delle imposte di registro e di bollo vengono addebitate sul conto corrente bancario o postale di uno dei contraenti.


Attestazione della prestazione energetica degli edifici (Ape) 

Nei contratti di locazione di edifici o di singole unita' immobiliari soggetti a registrazione va inserita una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione sull'attestazione della prestazione energetica degli edifici (Ape), comprensiva dell'attestato stesso. 
Inoltre, una copia dell'attestato deve essere allegata al contratto, tranne che nei casi di locazione di singole unita' immobiliari (Dl 145/2013, articolo 1, comma 7).

Tipologie di contratto
  • contratto di locazione libero: 4+4 (articolo 3 L. n. 431/98)
  • contratto di locazione a canone concordato: MINIMO 3+2 (articolo 4 L. n. 431/98)
  • contratto di locazione "con natura transitoria": 1-18 mesi (articolo 5 L. n. 431/98)
  • contratto di locazione diverso dall'abitazione (6+6 se commerciale)
LE IMPOSTE da VERSARE
IMPOSTA di REGISTRO IMPOSTA di BOLLO
2% sul canone annuo Euro 16
Tali costi non sono dovuti se il proprietario opta per la tassazine con cedolare secca

Il locatore e il conduttore rispondono in solido del pagamento dell'intera somma dovuta per la registrazione del contratto (imposta di registro e di bollo). 

Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni "ad elevata tensione abitativa", e' prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l'imposta di registro. In sostanza, il corrispettivo annuo da considerare per il calcolo dell'imposta va assunto per il 70%. 

Il versamento per la prima annualita' non puo' essere inferiore a 67 euro. A partire dalla seconda annualita' l'imposta puo' anche essere di importo inferiore a 67 euro. 

Per i contratti che durano piu' anni si puo' scegliere di:
  • pagare, al momento della registrazione, l'imposta dovuta per l'intera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo);
  • versare l'imposta anno per anno (2% del canone relativo a ciascuna annualita', tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualita'.
Chi sceglie di pagare per l'intera durata del contratto ha diritto a uno sconto, che consiste in una detrazione dall'imposta dovuta pari alla meta' del tasso di interesse legale (attualmente 2,5%) moltiplicato per il numero delle annualita'. 

Per le risoluzioni e le cessioni, l'imposta si paga nella misura fissa di 67 euro. 

LA CEDOLARE SECCA
Per le locazioni fra privati di immobili abitativi, locati a uso abitativo, c'e' la possibilita' di optare per un regime facoltativo: la cedolare secca, che prevede il versamento di un'imposta del 21% (per i contratti a canone libero) o del 10%* (contratti a canone concordato) sostitutiva dell'Irpef, delle addizionali nonche' delle imposte di registro e di bollo, ordinariamente dovute sul contratto di locazione. Inoltre, non andranno pagate l'imposta di registro e l'imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. La scelta per la cedolare secca implica la rinuncia alla facolta' di chiedere, per tutta la durata dell'opzione, l'aggiornamento del canone di locazione, anche se e' previsto nel contratto, inclusa la variazione Istat. 

*Dal 2014 l'aliquota ridotta e' pari al 10% (Dl 102/2013),prevista per i contratti di locazione relativi ad abitazioni ubicate: nei comuni con carenze di disponibilita' abitative (articolo 1, lettera a) e b) del dl 551/1988). Si tratta, in pratica, dei comuni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia e dei comuni confinanti con gli stessi nonche' gli altri comuni capoluogo di provincia ; nei comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe). 

Il contratto di locazione con opzione "cedolare secca" puo' essere registrato: 

PRESSO UFFICIO con modalita' cartacea O IN VIA TELEMATICA
e' necessario recarsi presso un ufficio dell'Agenzia delle Entrate, con:
  • il modello RLI.
non sono dovute le imposte di registro e di bollo
  • obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili;
  • facoltativa per tutti gli altri contribuenti
  • con modello RLI.
non sono dovute le imposte di registro e di bollo


E' possibile optare per la cedolare secca sia alla registrazione del contratto sia (per gli affitti pluriennali) negli anni successivi. Quando l'opzione non viene esercitata all'inizio, la registrazione segue le regole ordinarie; in questo caso, le imposte di registro e di bollo sono dovute e non sono piu' rimborsabili. 

Soggetti che possono scegliere la cedolare 
Possono optare per il regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di proprieta' o del diritto reale di godimento (per esempio, usufrutto), che non locano l'immobile nell'esercizio di attivita' di impresa o di arti e professioni. 
Immobili che possono essere assoggettati alla cedolare
L'opzione puo' essere esercitata per unita' immobiliari appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (esclusa l'A10 - uffici o studi privati) locate a uso abitativo e per le relative pertinenze locate congiuntamente all'abitazione. 
Durata dell'opzione
L'opzione comporta l'applicazione delle regole della cedolare secca per l'intero periodo di durata del contratto (o della proroga) o, nei casi in cui l'opzione sia esercitata nelle annualita' successive alla prima, per il residuo periodo di durata del contratto. Il locatore ha comunque la facolta' di revocare l'opzione in ciascuna annualita' contrattuale successiva a quella in cui e' stata esercitata. Cosi' come e' sempre possibile esercitare nuovamente l'opzione, nelle annualita' successive alla revoca, rientrando nel regime della cedolare secca. La revoca deve essere effettuata entro 30 giorni dalla scadenza dell'annualita' precedente e comporta il versamento dell'imposta di registro, eventualmente dovuta. 
Versamento delle imposte
L'imposta sostitutiva si calcola applicando un'aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti (canone libero) o del 10% (canone concordato). Il versamento deve essere effettuato con delega di pagamento F24, con i seguenti codici tributo: 

1840: I acconto
1841: II acconto
1842: saldo 

Risoluzione
In caso di risoluzione del contratto non occorre versare l'imposta di registro in misura fissa (67 euro). 
Cessione
Per la cessione del contratto di locazione occorre versare l'imposta di registro in misura fissa (67 euro). 

Il reddito assoggettato a cedolare:
  • e' escluso dal reddito complessivo;
  • sul reddito assoggettato a cedolare e sulla cedolare stessa non possono essere fatti valere rispettivamente oneri deducibili e detrazioni;
  • il reddito assoggettato a cedolare deve essere comunque conteggiato per verificare il riconoscimento della spettanza o della determinazione di deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi titolo collegati al possesso di requisiti reddituali (ad esempio determinazione dell'ISEE; determinazione del reddito per essere considerato fiscalmente a carico).



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MODELLO UNICO

MODELLO UNICO - CAF-PATRONATO-Torino

 

 
Il nostro Caf ha istituito anche per la compilazione del modello Unico un servizio conveniente e professionale: il nostro personale, qualificato e competente, attraverso la compilazione e la trasmissione all'Agenzia delle Entrate ti libererà da ogni difficoltà.

Il modello UNICO deve essere utilizzato dai LAVORATORI ATIPICI per la dichiarazione fiscale. 

Hanno l’obbligo di presentare il mod. unico anche i contribuenti che, pur essendo titolari di un reddito dipendente, presentano la dichiarazione per conto di un deceduto, hanno datori di lavoro che non sono obbligati ad effettuare le ritenute d’acconto (badanti, colf...), residenti all’estero, coloro che possiedono redditi che non possono essere dichiarati nel 730 o infine non hanno un rapporto di lavoro dipendente tra giugno e luglio dell’anno in corso.

SCADENZA: deve essere presentato tra il 01/06/23 e il 30/10/2023

PAGAMENTI 
I soggetti che presentano la dichiarazione attraverso l’UNICO 2022
 effettuano i pagamenti direttamente con il mod. F24 con le modalità sotto indicate:
- Fino al 30/06/2022 senza maggiorazioni;
- dal 1/07 al 22/08/2023 con la maggiorazione dello 0,40;
- dal 23/08/2023 con la maggiorazione degli interessi legali e la sanzione che varia a secondo del ritardo accumulato.
Oltre ai documenti richiesti per la compilazione del 730, è necessaria la certificazione attestante redditi di partecipazione in società di persone ed assimilate.
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